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Edipo il Re torna al Teatro Cervantes per divertirsi online

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da Giovedi 8 ottobre (20 orario) fino a Domenica 11 inclusivo, sarà disponibile nel Cervantes online "Edipo il Re", con sottotitoli in spagnolo. Questo lavoro è stato presentato nella sala María Guerrero del TNC durante la stagione 2019.

Con Raquel Ameri, Guillermo Angelelli, Liza Casullo, Carlos Defeo, Alberto Fernandez de Rosa, Hernán Franco, Elvira Onetto, David stick, Horacio Roca, Pablo Seijo, Lourdes Solé Dolphyn, Daniel Spinelli e Sol Titiunik, Quest'opera di Sofocle ha la traduzione originale e la versione di Alberto Ure ed Elisa Carnelli; mentre la drammaturgia, l'adattamento e la versione finale appartiene a Cristina Banegas e Esteban Bieda.

Alberto Ure credeva che tutti i gesti e le parole che abbiamo visto e udito persistano nei gesti e nelle parole che pronunciamo: quelli dei nostri genitori, i nostri nonni guardavano da questi, il teatro che abbiamo visto. "Il fattore Ure" (come direbbe María Moreno) riscaldato, dagli ultimi anni 60, parte della sensibilità del nostro teatro nazionale, soprattutto i suoi angoli più rumorosi, agitatori, radicali.

Tra le sue letture del teatro greco, delle opere di Sofocle sottomise Ure: Le trachnyas ed Edipo il re. Della seconda, ha lasciato una traduzione e una versione scritta con Elisa Carnelli. In un delicato e intenso esercizio di dialogo e ventriloquio, Cristina Banegas ed Esteban Bieda hanno rivisto la traduzione originale: hanno portato via, Sono andati via, ha riscritto e incorporato frammenti di altre tragedie, come il famoso verso 393 di Edipo a Colono: "Quando non esisto più, solo ora sono un uomo ".

Drammaturgia, adattamento e versione di questo Edipo (scritto, Potremmo dire, dieci mani) Lo invia, in un presente segnato dalla valorizzazione iperbolica delle libertà individuali, Oedipus Rex rappresenta un ritorno alle fondamenta di quell'essere-nel-mondo che siamo. Anche se sono pochi - o, anche, nessuno - decisioni che prendiamo volontariamente contro il nostro benessere, la limitata capacità di comprendere l'insieme di cui facciamo parte, rendici in molte occasioni i principali contributori alla nostra rovina. L'imperativo che comanda di "vivere bene" a tutti i costi e in ogni momento finisce per essere il motore della miseria. Edipo Rex mette in scena le conseguenze di chi ignora ostinatamente il comando che gli ordina di soffrire, di coloro che persistono nell'evitare il male e, così, Lo amplifica fino agli estremi al limite di ciò che è umanamente sopportabile. Perché il primo a punire Edipo è lo stesso Edipo: quando distogli gli occhi, esilia la sua anima dal mondo dei vivi, per esiliare in seguito il suo corpo, che non tornerà mai più a Tebe dove è nato e che non lo vedrà mai morire.

La collaborazione artistica è di Graciela Camino e Liza Cusullo, la coreografia di Jazmin Titiunik, la musica originale sul palco di Carmen Baliero, luci e video di Jorge Pastorino, Il guardaroba di Greta Ure, la scenografia e il design audiovisivo di Juan José Cambre.

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