L'INCAA celebra il lavoro del ricordato David Viñas
INCAA - dieci anni dopo la sua partenza- celebra il lavoro di David Viñas, insegnante, drammaturgo, romanziere, saggista, Sceneggiatore per film e televisione.
Apparteneva a una generazione che metteva in discussione i canoni stabiliti sia in campo artistico, politici, sociale e culturale, a quella generazione attraversata da impegno politico e culturale.
Secondo Ricardo Piglia, Il lavoro di Viñas si è concentrato su ” indignazione per le forme di violenza oligarchica, dominio soprattutto oligarchico, la persistenza di quella denominazione e le sue molteplici manifestazioni ai diversi livelli della storia nazionale”, parte di quell'indignazione si riflette nelle sue molteplici sceneggiature, come in “Il capo” diretto da Fernando Ayala 1958, con Alberto de Mendoza e Duilio Marzio con musiche di Lalo Schifrin, poi è arrivato “Il candidato” in 1959, anche per mano di Fernando Ayala con Olga Zubarry, Duilio Marzio e Alfredo Alcón, per citare alcuni nomi.
in 1960 anteprime “Sabato di notte, che”, Ayala torna a dirigere, con l'argomento di Viñas, con protagonista Gilda Lousek, Luis Tasca, Aída Luz e Domingo Alzugaray. in 1962 diretto da José Martínez Suárez da una sceneggiatura di Viñas viene presentato in anteprima “Affrontare” con Leonardo Favio, Immagine segnaposto Luis Medina Castro, Pablo Moret e Nuria Torray come protagonisti; in 1985 arriverebbe “La morte bianca” di Héctor Olivera sempre sull'argomento di David Viñas e dello stesso Olivera, una coproduzione argentino-americana con John Schneider, Federico Luppi, Condividi di Rodolfo Kathi Witt, in particolare.