Il Museo del Libro e della Lingua ha riaperto nel suo decimo anniversario
Con un atto tenuto in piazza Boris Spivacow, il Museo del Libro e della Lingua ha riaperto le sue porte in occasione del suo decimo anniversario. anche, è stata letta una lettera commossa di María Moreno (direttore), chi si riprende da un ictus.
Il recinto tradizionale, dipende dalla Biblioteca Nazionale, in questo modo è tornato a ricevere il pubblico con la sostituzione dei campioni "La kermés del giorno dopo", che comprende un altare che commemora le vittime del femminicidio, e "Vertigini nella marea: diario di una rivoluzione femminista".
Sono state invece annunciate alcune delle attività previste fino alla fine dell'anno, come 2° Incontro Internazionale Linguistic Rights as Human Rights in Latin America, La furia della lingua: riappropriazioni e resistenze; tavoli organizzati dal Museo: La lingua dei pazzi, dove partecipa Cecilia Palmeiro, Mariano López Seoane ed Emmanuel Theumer. I deejay della morte, con la partecipazione di Albert Gilbert e Alejandro Kaufman ed El rapimento dello spettacolo, con Vivi Tellas e Roberto Jacoby.
Viene lanciata anche la Language Notebooks Collection, primi tre libri in uscita a novembre e dicembre; Antologia degenerata. Una cartografia del linguaggio inclusivo, a cura di Sofía De Mauro e La Babel del Hate. La politica linguistica nel fronte antifascista, selezione di Luis Ignacio García.