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Fabián Galdamez espone a Quinquela Martín

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sabato 16 luglio e fino a domenica 28 agosto, La nuova mostra del pittore e scultore Fabián Galdamez può essere ammirata al Museo Benito Quinquela Martín, chi da 13 ore farà il suo tributo a La Boca.

L'artista di Mendoza presenta una serie di dipinti e sculture che fanno parte di una traiettoria di oltre cinquant'anni nel campo artistico..

Discepolo di Leopoldo Presas, Lorenzo Dominguez e Santiago Cogorno, Galdamez ha partecipato a più di trenta mostre personali e più di sessanta mostre collettive. Alcune sue opere fanno parte di collezioni private in Francia, Stati Uniti, Spagna, Brasile e Venezuela, tra gli altri paesi. Negli anni della sua formazione trascorse anche il suo tempo a Parigi dove fu allievo dell'argentino Julio Le Parc che fu uno dei promotori del suo lavoro.. A Buenos Aires frequenta la Scuola Superiore di Belle Arti "Ernesto de la Cárcova".. È stato nel quartiere di La Boca che ha finalmente allestito il suo laboratorio, dove lavora fino ad oggi.

Dopo aver vinto il primo premio alla Scuola Superiore di Arti Plastiche dell'Università di Cuyo in 1965, iniziò un percorso dal quale raccolse più di quindici riconoscimenti, tra i quali spiccano: 1Premio di scultura, Sala della pace, Galleria Altos de San Pedro, Buenos Aires (1986), il 1° Premio Comunale Manuel Belgrano, scultura, Buenos Aires (1999) e il 1° Premio per la Pittura, Alicia Brandy, Buenos Aires (2000).

Nel corso della sua vita ha attraversato varie fasi di esplorazione estetica, da cui deriva la sua volontà di ampliare i limiti del linguaggio plastico. Questo processo è cristallizzato nella sua serie "Contraccezioni" Quello, secondo la specialista Marcela Costa Peuser, "Implicano una postura diversa nell'impostazione del colore e del disegno, che tutto funzioni al limite senza diventare qualcosa di decorativo. E allora, in quel limite, tutta l'armonia è mantenuta, tutto il silenzio e la sensibilità di cui un quadro ha bisogno".

Il lavoro di Galdamez passa attraverso varie matericità come il ferro, legname, il bronzo per quanto riguarda lo scultoreo. E l'olio, acrilico e smalto in relazione alla sua opera pittorica. Aree di passaggio che vanno dalla figurazione geometrica a quella astratta; facendo perno tra diversi supporti in cui la figura femminile si impone come motivo tematico; il lavoro di Fabián Galdamez fa della manipolazione di materiali diversi e della forzatura dei limiti dell'arte, il suo particolare motore creativo.

Nelle parole di Rafael Squirru "la sua nascita ai piedi della catena montuosa delle Ande, spiega l'intensità del dialogo che Galdámez instaura con la natura intrinseca dei materiali più resistenti. Ciò che dà loro la loro qualità è anche la cattura dell'impasto, quella grande sfida che gli scultori di tutte le età hanno affrontato".

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