Casa»arte»Inaugurata la quinta edizione della Biennale della Performance

Inaugurata la quinta edizione della Biennale della Performance

2
azioni
Pinterest WhatsApp
Momento della lettura: 2 verbale

La Città di Buenos Aires si è illuminata con l'apertura della quinta edizione della BP.23 Performance Biennial, un evento che promette di essere un'esperienza unica fino al 16 marzo.

A cura della Fondazione Babilonia per le Arti, Scienza e la cultura, con il sostegno del regime di Promozione Culturale del Ministero della Cultura e della Fondazione Santander, Questa Biennale si distingue per l'attenzione ai valori umanistici e cooperativi.

La serata inaugurale di Nos en Vera è stata una festa per i sensi, con ristorazione gourmet, musica del DJ e performance sorprendenti dei camerieri. Un'interruzione di corrente pianificata ha aggiunto un tocco di mistero, ma la voce di Marta Minujín risuonò, promettendo un brillante ritorno. L'elettricità è tornata, rivelando torte con la faccia di Minujín che hanno condiviso con i partecipanti, trasformando l'inaugurazione in una festa indimenticabile.

La regia di Graciela Casabé dà il tono a questa edizione, presentando quattro progetti selezionati da una giuria d'eccezione. Ian Kornfeld sfida la realtà con “ANTIPLAN Ñews”, riconfigurare le notizie in pezzi audiovisivi dal vivo 9 Dicembre al Museo Nazionale di Belle Arti. Lindalinda, con “Attrezzature di salvataggio”, lancia kit di salvataggio dallo spazio aereo 10 Dicembre in Avenida Corrientes, promuovere l’unità in tempi di crisi.

Fabio Gandini, con “Danno involontario”, trasforma lo spazio urbano con incidenti che sfidano la percezione Febbraio di 2024. Guido Ignatti riceve una menzione speciale su 3 Dicembre a Proa 21 con “Fine agli omosessuali”, un lavoro che critica le campagne politiche del passato.

In ambito internazionale, María José Arjona presenta “Ciò che avviene al di fuori del percepibile”, una resistenza alla saturazione del movimento e dell'immagine 21 Febbraio a Nos en Vera e Malba.

La chiusura sarà affidata all'iconica Marta Minujín con “Trova il tuo opposto”, una reinterpretazione storica che invita il pubblico a connettersi con le proprie anime opposte 16 Marcia sul Ponte delle Donne.

Programmi per gli ospiti, come “Quipu de Encuentro con el Río de la Plata” di Cecilia Vicuña a Malba e “Tiempo Real” di Vivian Galbán alla Fondazione Larivière, arricchiscono ulteriormente la proposta della Biennale.

Messaggio precedente

più 62 migliaia di persone hanno goduto del Mese della Cultura Indipendente

Post successivo

Il Museo Moderno presenta il terzo titolo della sua Collezione Restless