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America Latina raggiunge la mostra "Donne: potere femminile a fuoco "

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tra il 7 febbraio e 24 marzo, Sarà effettuata a Usina del Arte mostra fotografica "Donne: potere femminile a fuoco ", display file realizzati con il National Geographic che viene prima in America Latina.

Questa proposta ha lo scopo di mostrare una cronaca globale di vita delle donne nel secolo scorso. In questo contesto,, il 2020 continuerà a fare il ruolo chiave delle donne nel programma annuale di Usina del Arte, con particolare attenzione alla valorizzazione del suo ruolo come produttore nel mondo dell'arte.

La mostra illumina i luoghi dove hanno trascorso le donne, coloro che attualmente occupano e chi è diretto. più 60 visualizzare le immagini che rappresentano le donne oltre 30 paesi.

La mostra è divisa in sei aree che evocano emozioni diverse: gioia, bellezza, amore, saggezza, forza e speranza. Dalla fotografia di Amy Toensing, che ritrae la gioia di due donne che partecipano al tradizionale indiana Holi Festival, up di Lynn Johnson, che trasmette la forza delle donne che attraversano le pianure desertiche del Kenya per portare l'acqua alle loro famiglie, fotografie ci invitano a riflettere e riconoscere il fatto che, nonostante le differenze e la distanza, noi tutti sperimentiamo emozioni simili.

Nel corso della mostra ci sono pannelli intervallati da nome affascinante “Attraverso le lenti” (Attraverso la lente), Stanno dimostrando storie dietro le quinte di fotografi per quanto riguarda le loro esperienze di catturare alcuni dei più accattivante i vostri scatti.

evidenzia anche i ritratti iconici in mostra di Sharbat Gula, noto come “bambina afgana” e “donne afgane”, un orfano fotografato per la prima volta 1984 dal giornalista Steve McCurry quando vivevo nel campo profughi di Nasir Bagh in Pakistan durante il periodo dell'occupazione sovietica dell'Afghanistan. L'identità del protagonista della fotografia non è inizialmente conosciuto, e 2002 Nazionale Geographic identificato mentre in una remota regione dell'Afganistan, dopo il ritorno nel suo paese natale del campo profughi 1992, confermando la loro identità, riconoscendo l'iride.

il libro “Donne: L'immagine National Geographic” (donne: La raccolta di immagini del National Geographic) E 'il calcio di questa collezione, e svela la vita delle donne in tutto il mondo, accompagnati da interviste rivelatrici e ritratti di pionieri contemporanei, offrendo una testimonianza convincente su cosa significa essere una donna nelle diverse culture di tutto il mondo.

anche, il 8 Marzo sarà proiettato alla Usina del Arte: La grotta, il documentario nominato per Oscar 2020, del noto regista Feras Fayyad, che racconta la storia di un gruppo di donne e medici che combattono i bombardamenti quotidiani, cronica carenza di forniture e la minaccia di attacco chimico in un ospedale sotterraneo chiamato “La grotta”, in una Siria lacerata dalla guerra. A sua volta, Sarà incluso in un programma speciale che arriverà da marzo a schermo questo canale, nel contesto della “History Month delle donne”.

La mostra può essere visitata dal Martedì al Giovedi 14 un 19 e Venerdì, sabato, Domenica e festivi dalle 10 un 21.

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