Ultimo fine settimana dell'anno al Museo del Cinema
Il Museo del Cinema dice addio 2024 con un programma eccezionale che unisce cinema e teatro in un omaggio alla cultura e alla creatività.
per due giorni, Il pubblico potrà godere di proiezioni uniche che spaziano dalla magia del Natale al cinema di resistenza e un tour dell'eredità teatrale argentina.
sabato 28
da 16 orario, Il Cineclub Ragazzi celebra le festività con una selezione di cortometraggi che evocano lo spirito natalizio. Tra le chicche del programma c'è “A Christmas Accident” (1912, EE.UU.), un dramma emotivo su come la generosità unisce una famiglia benestante e i suoi vicini a Natale. Dalla Russia, “Natale con gli insetti” (1913), di Wladyslaw Starewicz, affascina con un'innovativa tecnica stop motion, dove Babbo Natale condivide i festeggiamenti con piccoli insetti. La selezione comprende anche “Carrozza invernale” (1958, Francia), una storia affascinante di animali che si godono l'inverno, e “La grande rapina di giocattoli” (1963, EE.UU.), un'esilarante parodia del selvaggio West che promette divertimento per tutta la famiglia.
più tardi, a 18 ora il cinema politico è protagonista con la proiezione di “La Paz” (1968), realizzato dal Gruppo Cine Liberación sotto la direzione di María Elena Massolo. Questo lavoro breve e clandestino, conservato presso l'Arsenal Institut für Film und Video Art di Berlino e digitalizzato dalla Elías Querejeta Zine Eskola, È un pezzo chiave del cinema d'agitazione.
La proiezione sarà accompagnata da una presentazione di Carolina Cappa e da un panel con la famiglia Getino-Massolo (Veglia, Marina, Alessandro e Santiago) e Fernando Martín Peña. Il dibattito verterà sulle lacune degli archivi cinematografici e sulle nuove prospettive storiche e tecnologiche per reinterpretare queste opere fondamentali..
domenica 29
da 16 ora il Fondo Nazionale per le Arti chiude l'anno con un omaggio al teatro argentino attraverso tre cortometraggi che ne ritraggono la ricchezza e l'eredità:
– “Tempo di Sainteté” (1966, 12 verbale): Diretto da Fuad Quintar, Questo documentario fa rivivere il genere sainete attraverso materiale d'archivio e ricostruzioni eseguite da attori di teatri indipendenti.
– “Il matrimonio di Laucha” (n/f, 15 verbale): Adattamento audiovisivo dell'opera di Roberto J. Payro, diretto da Teobaldo Mari, musiche di Roque de Pedro ed esibizioni di Juan Carlos Altavista e Violeta Antier.
– “Immagine di un attore” (1973, 20 verbale): Sotto la direzione di Rodolfo Lozano, Questo corto offre un profilo del famoso attore argentino, combinando frammenti delle sue performance più iconiche con i suoi stessi interventi.