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The Fine Arts riunisce tesori archeologici nella sua nuova mostra

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Il Museo Nazionale di Belle Arti si prepara ad aprire una mostra che riunisce una serie di 60 pezzi della collezione italiana, che raccontano la storia dell'unica colonia greca della Puglia, fondata nell'anno 701 un. C, e le antiche civiltà che lo abitarono.

“Tesori del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. I Greci e le altre antiche civiltà dell'Italia meridionale" è il nome della mostra visitabile da mercoledì 7 dicembre, in un'iniziativa di cui fanno parte anche l'Ambasciata d'Italia nel nostro Paese e l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires.

Questi pezzi arriveranno per la prima volta nel nostro Paese e si possono vedere nella gallery 33 del recinto situato in Avenida del Libertador. Vale la pena aggiungere che la curatrice della mostra sarà Eva Degl'Innocenti, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Taranto (MARTA), insieme al ricercatore Lorenzo Mancini.

Durante il tour, il pubblico avrà la possibilità di vedere vasi di ceramica, figurine, yelmos, monete, gioielleria in oro, gioielli e oggetti legati al culto dei morti, rituale di guerra e teatro, appartenenti alle collezioni di questa istituzione italiana, uno dei più importanti musei del suo genere al mondo.

Il direttore delle Belle Arti, Andrés Duprat ha affermato che questa importante mostra è nata "frutto della virtuosa collaborazione tra il Museo Nazionale di Belle Arti, l'Ambasciata d'Italia in Argentina, l'Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e il MARTA”, sottolineando che la mostra “offre una panoramica della produzione culturale di questa regione del sud Italia, prima della fondazione della città di Taranto, quando le antiche popolazioni autoctone organizzarono politicamente il territorio, e dopo l'arrivo dei Greci, nel VII secolo a. C".

anche, Donatella Cannova -directora del Istituto Italiano di Cultura de Buenos Aires- Ha riferito che "i pezzi di questo squisito campione sono particolarmente rilevanti se collocati nel contesto degli intensi legami storici e culturali che uniscono l'Argentina e l'Italia., perché aggiungono un nuovo strato da cui leggere il rapporto tra due nazioni la cui storia si è profondamente intersecata negli ultimi due secoli”.

La mostra sarà organizzata in quattro sezioni:

Sezione I – taranto colonia spartana. Dalla fondazione al V sec. C.

Sezione II – Dall'età “felice” di Taranto alla conquista romana. IV-II secolo a. C.

Sezione III – offerte agli dei. Aspetti del sacro nella Taranto greca.

Sezione IV – Gli indigeni dell'Italia sud-orientale.

La mostra rimarrà aperta fino al 5 marzo ed è visitabile dal martedì al venerdì dalle 11 un 20 orari e il sabato e la domenica 10 un 20, con ingresso gratuito.

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