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Il Museo delle Belle Arti esporrà carte e ceramiche di Pablo Picasso

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Nell'ambito della commemorazione per il 50 anniversario della morte del meraviglioso artista spagnolo, Fine Arts ospiterà la mostra "Picasso nel patrimonio del Museo".

Questa proposta riunisce più di 30 opere di Picasso conservate nel patrimonio istituzionale e fruibili da martedì 28 marzo a 18 giugno.

Sulla mostra che si svolgerà nella stanza 33 del locale tradizionale situato in Avenida del Libertador 1473, ha espresso il suo direttore Andrés Duprat: "Picasso ha abbracciato l'arte con tale passione e convinzione che lo ha portato ad essere il grande sperimentatore del 20° secolo".

Duprat sostiene che le indagini e le creazioni formali e le ricerche tecniche dell'artista spagnolo "hanno costantemente ampliato i limiti dell'arte in modo definitivo. Si potrebbe perfettamente dire che c'è un prima e un dopo Picasso nella storia dell'arte”.

Per quanto riguarda la commemorazione di 50 anniversario della sua morte, e in sintonia con gli omaggi che verranno tributati nei principali musei del mondo, "Abbiamo voluto unirci a questo anniversario presentando una serie di pezzi della nostra collezione che riflettono il suo talento, e i suoi molteplici interessi e ricerche attraverso il disegno, incisione e ceramica. Allo stesso modo, sarà esposta "Donna sdraiata"., dipinto ad olio di grande formato 1931, uno dei pezzi più straordinari del museo.

A cura di Paola Melgarejo, ricercatore museale, la mostra riguarderà temi tipici dell'artista, dalle varie tecniche che ha affrontato. "Per tutta la sua vita, tra 1899 e 1972, Picasso ha cercato di padroneggiare l'incisione da diversi media, come acquatinta, incisione, puntasecca, linoleografia e litografia, fino a diventare un vero punto di riferimento”, spiega il curatore.

"Dal decennio di 1940 -Aggiungere-, si specializzò anche in ceramica, che considerava una tecnica artistica consacrata, e per trent'anni ha sperimentato diverse soluzioni nelle forme e nei colori, rappresentando sulla creta i temi che lo affascinavano”.

Le opere in mostra, datato tra 1905-1959, includere incisioni, disegni e ceramiche realizzati dalla sua giovinezza, tra i quali ci sono ritratti di donne importanti della sua vita o scene del suo atelier, e anche pezzi che mostrano il suo interesse per la situazione politica tra le due guerre e la rappresentazione di animali fantastici, con cui si identificava e che oggi sono simboli picassiani universalmente riconoscibili.

La mostra evoca anche, sulla base della documentazione e delle fotografie dell'archivio istituzionale, la Commissione per le Belle Arti pro-Picasso, formata in 1956, durante la gestione di Jorge Romero Brest come direttore, con l'intenzione di raccogliere fondi per acquisire opere dell'artista di Malaga.

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